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13 ottobre 2009

Storia in Pillole: Tullo Ostilio, il terzo re di Roma.

Alla morte di Numa Pompilio salì al trono il terzo re di Roma, Tullo Ostilio. Egli apparteneva alla Gens Hostilia, una delle cento gens originarie di Roma, e condusse il regno proprio come fece Romolo, basando la forza di Roma sull'esercito e le abilità belliche.

Fu nominato re dal Senato nel 673 a.C., essendo un romano e nipote di Osto Ostilio, che aveva combattuto con Romolo contro i Sabini.

L'evento cruciale del suo regno fu la distruzione di Alba Longa, oltre l'attacco delle vicine città di Fidene e Veio.

Secondo la tradizione, l'evento scatenante della guerra contro Albalonga, oltre alla supremazia sul territorio del Lazio, fu il continuo verificarsi di incursioni e furti nei campi altrui, sia da parte dei romani che da parte degli albani.

Le lamentele albane spinsero Tullo Ostilio ad attaccare la città. La battaglia si rivelò essere più lunga, più dura e più fratricida del previsto, anche perché i due popoli potevano considerarsi appartenenti alla stessa famiglia.
La battaglia fu risolta dalla sfida tra gli Orazi e Curiazi, tre fratelli romani i primi e tre fratelli albani i secondi e fu vinta dai primi grazie all'astuzia di uno di essi, l'ultimo a essere rimasto in vita.

Puoi leggere il racconto ispirato a questa vicenda cliccando qui.

Alba Longa fu conquistata e assoggettata allo stato romano. Quando Alba Longa si rifiutò di aiutare Roma in un successivo conflitto, Ostilio fece dilaniare i capi albani con due carri lanciati nelle opposte direzioni, distrusse la città e obbligò gli abitanti a trasferirsi sul Celio.

Ma il regno di Tullo incontrò una grave crisi. La leggenda vuole che, essendo troppo occupato a guerreggiare, il re non avesse rispettato i servizi e gli onori alle divinità, attirando sulla città una terribile malattia: la peste.
Anche il re, molto probabilmente, ne fu afflitto e cercò di recuperare, pregando Giove di salvarlo, ma si racconta che il dio, adirato, colpì la sua abitazione con un fulmine, incenerendola con il sovrano all'interno.

Tullio Ostilio morì nel 641 a.C.

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