Monumenti del Foro Romano: L'arco di Tito
Procedendo per un immaginario percorso a piedi, partendo dal Colosseo e passando davanti all'Arco di Costantino, imbocchiamo idealmente la via Sacra per entrare nel magnifico Foro Romano.
Il primo monumento che vediamo sormontare la via è un favoloso arco di trionfo, molto più piccolo di quello di Costantino, ma non meno affascinante: l'Arco di Tito.
Scopriamo che l'Arco è stato dedicato all'imperatore Tito leggendo l'epigrafe del lato verso il Colosseo. Molto probabilmente l'Arco gli fu dedicato dopo la morte (81 d.C) dal fratello e successore Domiziano per commemorare la battaglia giudaica del 70 d.C.
Tito viene menzionato infatti come "Divus"
L'arco, posto sulle pendici settentrionali del Palatino, nella parte occidentale del Foro di Roma, è costituito da una sola fornice (arcata) ed è alto 5,40 metri, largo 13,50 e profondo 4,75. Il suo rivestimento è completamente di marmo pentelico e presenta sulle fronti quattro semicolonne con capitelli compositi.
La scultura esterna presenta due figure di Vittorie su globi, la Dea Roma e il Genio del popolo Romano sulle chiavi di volta e un fregio col Trionfo di Vespasiano e Tito sui Giudei sull'architrave.
All'interno una formella al centro della chiave di volta cassettonata contiene il rilievo dell'Apoteosi di Tito.
Sul lato nord sono raffigurati Portatori di Fasci Littori che precedono l'Imperatore incoronato da una Vittoria.
Sul lato sud, invece, vi è raffigurato un Corteo che passa attraverso la porta triumphalis.
Fu restaurato nel 1823 da Raffaele Stern (architetto, 1774-1820) e Giuseppe Valdier (architetto, 1762-1839), poi nel XVI secolo sotto il pontifcato di Paolo II e Sisto IV e successivamente fu inglobato nel convento di Santa Francesca Romana.
I lavori eseguiti nel 1901 abbassarono il livello stradale, mettendo alla luce le fondamenta.
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