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24 ottobre 2009

Il Foro Romano - La Basilica di Massenzio

Se, soffermandoci sulla via sacra, alla sinistra del Tempio di Antonino e Faustina, cerchiamo di guardare dietro ai monumenti situati sulla strada, riusciremo di sicuro a scorgere un'immensa struttura, talmente grande da farci dubitare delle sue effettive dimensioni alla prima occhiata.

Percorriamo quindi il piccolo sentiero per avvicinarci e trovare conferma della sua grandezza e giungiamo ai piedi di una costruzione maestosa, una delle più colossali strutture di Roma Antica: la Basilica di Massenzio.

Costruita per volere dell'Imperatore Massenzio (306 d.C. - 312 d.C.), e successivamente ristrutturata e ampliata dal suo successore, l'Imperatore Costantino, la Basilica era stata edificata tra il Palatino e l'Esquilino, sul colle che anticamente era denominato Velia, per avere un luogo in cui esercitare tutte le attività giudiziarie del regno.

La sua struttura, in stile classico, copriva originariamente un'area di 100 x 65 metri ed era suddivisa in tre navate: la centrale, più grande, misurava 80m di lunghezza e 25 di larghezza. Coperta da una volta a crociera, arrivava a 35 metri d'altezza.

Le due laterali, invece, divise dalla centrale da alcune possenti colonne di marmo (disperse tranne una, inserita nella basilica di santa Maria Maggiore), erano della stessa lunghezza e altezza, ma leggermente più strette, ed erano coperte invece da una volta a botte.

A oggi l'unica parte visibile della Basilica è la navata minore sul lato nord, ma si ha ugualmente la sensazione di imponenza dell'edificio originario, che aveva l'ingresso sul lato est, e si affacciava sul tempio di Venere e il Colosseo.

Le cause della distruzione della Basilica sono molteplici, ma i danni principali sono attribuiti a un terremoto avvenuto ai tempi di Papa Leone IV e all'abitudine (negativa) di utilizzare i templi antichi come cave di materiale per altri edifici.

All'interno, all'inizio della navata principale, c'era anche una grande abside, che conteneva la statua in bronzo di Massenzio, successivamente modificata con i lineamenti di Costantino. I resti (mani, piedi e testa) sono attualmente conservate nel Palazzo dei Conservatori al Campidoglio

Il mio consiglio è di fermarsi qualche minuto in silenzio sotto le navate ancora intatte e di immaginare le attività che un tempo riempivano quelle sale immense.

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