Posta sul lato sud del Foro Romano, delimitata a ovest dal Vicus Iugarius e a est dal Vicus Tuscus (due importanti strade che portavano verso il Tevere che la separano dal Tempio di Saturno e quello dei Castori), la Basilica Giulia fu edificata per volere di Giulio Cesare nel 54 a.C. (anno di inizio lavori) e a lui dedicata nel 46 a.C. dall'Imperatore Augusto.
La Basilica fu distrutta più volte. Il primo incendio risale al 14 a.C. e lo stesso Augusto si adoperò per farla riedificare, mentre il secondo incendio avvenne nel 283 d.C. e l'opera di restaurazione fu seguita dall'imperatore Diocleziano.
Il terzo incendio fu appiccato durante il sacco del barbaro Alarico, nel 410 d.C., e la Basilica vide una terza opera di restaurazione organizzata dal pefetto Probiano e conclusa nel 416.
Con la sua imponenza (m. 96x48) l' edificio fu la sede del Tribunale dei Centumviri e servì come luogo di ritrovo coperto per chi frequentava il Foro, offrendo loro un'enorme navata centrale (m. 82x18) e quattro navate minori con funzione di ambulacri, coperte a volta, su due piani inquadrati da semicolonne.
Attualmente, dell'edificio ci resta soltanto il podio. I pilastri in laterizio sono, invece, una costruzione moderna.
Alcune basi di statue con iscrizioni sono visibili ancora oggi e tre delle quali citano
Policleto,
Prassitele e Timarco. Sui gradini sono ancora incisi i giochi (
tabulae lusoriae, simili ai nostri giochi da tavola) di alcuni frequentatori del Foro.
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