Oggi come ieri: Attenti al Cane!
Una delle abitudini moderne, che in realtà ha delle radici molto più antiche di quanto si possa pensare, è quella di segnalare, all'ingresso della nostra casa, la presenza di un cane.
Il classico cartello “Attenti al cane”, che troviamo appeso a molti cancelli e che tante volte avvisa i malintenzionati o semplicemente chi ci viene a trovare di prestare attenzione al nostro cane da guardia (talvolta il cartello è più grande del cane stesso) era infatti usato anche dai nostri amici dell'Antica Roma proprio per lo stesso moderno.
L'esempio più famoso è quello del mosaico ritrovato in una fastosa villa pompeiana, precisamente all'ingresso della casa del poeta Tragico (figura). La scritta che accompagnava l'immagine del cane recitava “Cave Canem”.
Un altro esempio, sempre all’ingresso e in forma di mosaico, è stato rinvenuto nella Casa di Paquio Procuro.
Oppure posso citare il dipinto ritrovato su un pilastro del Termopolio, che si rifà al noto passo riportato nel Satyricon di Petronio Arbitro:
Il classico cartello “Attenti al cane”, che troviamo appeso a molti cancelli e che tante volte avvisa i malintenzionati o semplicemente chi ci viene a trovare di prestare attenzione al nostro cane da guardia (talvolta il cartello è più grande del cane stesso) era infatti usato anche dai nostri amici dell'Antica Roma proprio per lo stesso moderno.
L'esempio più famoso è quello del mosaico ritrovato in una fastosa villa pompeiana, precisamente all'ingresso della casa del poeta Tragico (figura). La scritta che accompagnava l'immagine del cane recitava “Cave Canem”.
Un altro esempio, sempre all’ingresso e in forma di mosaico, è stato rinvenuto nella Casa di Paquio Procuro.
Oppure posso citare il dipinto ritrovato su un pilastro del Termopolio, che si rifà al noto passo riportato nel Satyricon di Petronio Arbitro:
“Guardavo incuriosito, quando sobbalzai così improvvisamente che quasi mi spezzavo una gamba. Sulla sinistra, vicino alla guardiola del portiere, era dipinto un grosso cane alla catena, che sembrava vivo, con al di sotto scritto in maiuscolo: “ATTENTI AL CANE”.
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